de inquisitionis

anniusca ha scritto:Ti scrivo per informarti che il Re d'Armi ha deciso di alleggerire la tua pena.
Manterrai quindi il titolo di Viscontessa di Pavullo ma sono richieste le tue scuse pubbliche verso il Collegio nella sede dello stesso.

Il comunicato ufficiale è stato da me riportato presso la Taverna Ducale, dove sono pubblicati tutti gli annunci Araldici, così come dal Maresciallo d'Armi presso le sedi dell'Araldica.

Trovandoti in ritiro ti informo che hai a disposizione sette giorni dal tuo rientro in attività per adempiere a questo provvedimento. Ti invio una copia di questo messaggio anche per posta del forum, così sono certa che almeno una copia si conservi e non venga bruciata dopo troppi giorni.

Per qualsiasi delucidazione contattami, sono a tua disposizione.

Anna

Fedele ha scritto:Ciao e bentornata ^^
Spero che tu guarisca presto

Comunque, la tua testimonianza ed il tuo successivo intervento al processo di Saberlion sono state considerate troppo irrispettose ed accusatorie dalla corte araldica, quindi il tuo titolo è stato degradato da Viscontessa a Baronessa. In molti qui a Modena si sono arrabbiati e Misery è andata a colloquio con .selene, convincendola, alla fine, ad interpellare nuovamente il Re d'Armi Imperiale, che ha deciso che se ti scusi, potrai tenere il titolo.
Ora è di vitale importanza mantenere un basso profilo ed un tono almeno leggermente umile.

Devi aprire un topic in Collegio Araldico qui sul forum 1 e dire che sei venuta per ottemperare a quanto stabilito dal Collegio dopo la sentenza del 15 aprile. Lì verrai ricevuta o dal Maresciallo o da un Araldo. A quel punto, dovrai manifestare nuovamente le tue intenzioni e scusarti (una cosa del genere):

Avendo appreso della sentenza del 15 aprile, mi preme chiarire la mia posizione circa i miei passati interventi, che hanno poi portato a diverse sanzioni. Accolgo pertanto con favore l'alleggerimento della pena da parte del Collegio, che ringrazio, e mi scuso con tutte le parti coinvolte, sia per il disturbo arrecato, sia, soprattutto, per le mie precedenti affermazioni. Non era mia intenzione mancare di rispetto alla Corte Araldica con le mie parole in difesa dell'allora Barone Saberlion2 e mi scuso ancora con tutto il Collegio giudicante.
___________________

Che ne pensi? Se vuoi posso accompagnarti al Collegio, mi fa piacere
Ah, soprattutto, dovresti evitare ogni genere di commento, anche in narrazione, limitati a pronunciare le parole ed a scrivere che vai in una stanza o in un'altra. Purtroppo si attaccheranno a tutto pur di toglierti il titolo :/

Fammi sapere e bentornata!

P.S. Misery si è molto espsota per darti questa possibilità
Rispondere  

Heba ha scritto:
Pavullo, addì 16 giugno anno Domini 1462


All'attenzione dell'illustrissimo Collegio Araldico Italico


Avendo appreso della sentenza del 15 aprile, mi preme chiarire la mia posizione circa i miei passati interventi, che hanno poi portato a diverse sanzioni.

Accolgo pertanto con favore l'alleggerimento della pena da parte del Collegio, che ringrazio, e mi scuso con tutte le parti coinvolte, sia per il disturbo arrecato, sia, soprattutto, per le mie precedenti affermazioni.

Non era mia intenzione mancare di rispetto alla Corte Araldica con le mie parole in difesa dell'allora Barone Saberlion2 e mi scuso ancora con tutto il Collegio giudicante.

ossequi

In fede Heba Donata Geraldine Ferrari

tribunale ha scritto:Comunichiamo, a seguito della richiesta della Duchessa di Modena e di nuovo confronto con il Re d'Armi, l'alleggerimento della pena inflitta con la sentenza del tribunale in data 15 aprile u.s. a S.S.I. Heba Donata Gheraldine Ferrari.
Seppur non prevista come pena dal vigente regolamento, con l'avallo del Re d'Armi, ella dovrà procedere a pronunciare adeguate scuse pubbliche presso le sale del Collegio Araldico.
Trovandosi ella ritirata presso i monaci dovrà provvedere a presentare le proprie scuse entro 7 giorni dal ritorno alla vita di tutti i giorni.

Scritto, siglato e sigillato a Redondesco il settimo giorno del quinto mese dell'anno di grazia MCDLXIII

Per il Collegio di Araldica Imperiale Italico


Contessa di Borbera e di Sestri Levante
Maresciallo d'Armi Imperiale per i territori Italici

Misery ha scritto:
Se anche ritieni di non aver nulla di cui scusarti ti prego di non mancare a questa chiamata. E' un'eccezione che non si vedrà spesso questa e credo che Findecano abbia voluto farmi un favore personale anche se io non gli ho chiesto nulla.
Fa che il mio intervento non risulti inutile.

Un abbraccio

Mis

Georgia ha scritto:Aveva ascoltato molto bene le parole della testimone, scuotendo il capo contrariata
Si alzò e, prima di chiamare l'ultimo testimone della difesa, si rivolse alla Viscontessa di Pavullo.

Viscontessa, prendiamo atto di ciò che avete detto.
Vorrei però sottolineare qualcosa che ritengo importante.
Per prima cosa solo supporre che questa Corte possa dare un giudizio poco meno che imparziale è da considerarsi oltraggio alla stessa.
Vi ricordo poi, che qualunque sia stato il giudizio dei Nobili di Modena , che rispettiamo, ma che votarono per l'espulsione temporanea dell'imputato dalla Consulta Nobiliare Modenese, non ha importanza in questo dibattito.
Questa Corte rappresenta l'Imperatore ed è stata chiamata per giudicare un caso di insulti e diffamazione ed è su questo che giudicherà.
Parole rivolte contro di essa sono parole rivolte contro l'Imperatore.
Vorrei in ultimo, ma non per ultimo come importanza, farvi notare che anche solo insinuare che ci possa essere una ritorsione ad un eventuale giudizio negativo è da ritenersi una sobillazione contro l'Impero.
Vi esorto pertanto a ponderare meglio le parole in futuro.

Fece una pausa e riprese:

- Invito adesso S.S.I. Lodovico Deversi-Aslan, Visconte di San Felice, conosciuto come Katamazai a farsi avanti e porre la sua testimonianza,

Georgya ha scritto:Guardò la Viscontessa, inarcando un sopracciglio alle sue parole ma aspettò, e ascoltò, con calma l'intervento del testimone successivo. Dopo di che disse:

Tenendo presente che non ammettiamo interventi non richiesti, quali il commento della Viscontessa appena andata, e che nessuno, quindi, può alzarsi per parlare se non richiesto, vorrei precisare che nessuno additerà nessuno a nemico dell' Impero fintanto che non verranno pronunciate frasi che diano adito a pensare questo .
Sta quindi a chiunque si presenti davanti a questa corte, come ho già detto, il ponderare su come esprimere il proprio pensiero.

Georgya ha scritto:Il verdetto era stato emesso.
Entrò nella sala del Tribunale, seguita dai suoi colleghi, guardando prima tutti i presenti.
Srotolò la pergamena e iniziò a leggere con con voce ferma e chiara:




Giorno quindicesimo del mese di Aprile, Anno Domini MCDLXIII




Nel processo che vede imputato, con l'accusa di insulti e parole denigratorie e diffamatorie pronunciate contro S. G. Eriti Velia Malipiero Giustiniani Longo Vasa, Duchessa Imperiale di Carinzia, Contessa di Soliera, Cavaliere di Benemerenza del Ducato di Modena, conosciuta come Eriti presso le sale della Consulta Nobiliare del Ducato di Modena , S.S. Saberlion2 Barone di Bigliolo

innanzi alla requisitoria del Procuratore, alle arringhe difensive, alle testimonianze addotte et esaminati i documenti relativi al caso

questo Collegio dei Giudici dichiara l'imputato COLPEVOLE del reato contestato.

Pertanto

Si stabilisce che a Saberlion2, per la gravità del suo comportamento , delle parole adoperate, palesemente in contrasto con i valori della Nobiltà, e al reiterato atteggiamento oltraggioso nei confronti di questa Corte , venga applicata la massima pena prevista:
la confisca del titolo nobiliare di Barone, unitamente alle terre ad esso collegato e sia così annullata la relativa patente di nobiltà e vengano le armi spogliate di ciò che non più gli spetta.

Altresì

In merito al comportamento della testimone della difesa, la Viscontessa di Pavullo Heba Donata Gheraldine Ferrari, invitata a moderare termini e comportamenti nei confronti della Corte ed avendo essa disatteso alla disposizione mancando alla specifica richiesta.
Questo Collegio Giudicante dichiara la suddetta COLPEVOLE di Oltraggio alla Corte e in virtù di quanto sancito dal Regolamento

III - Dell'iter processuale

Le udienze saranno pubbliche nella Sala del Tribunale Araldico. Poichè il Tribunale Araldico è parte di un'istituzione dell'Impero, e i suoi membri sono i rappresentati di questo, non saranno tollerati linguaggi o comportamenti inappropriati, Pena la degradazione delle armi.

Si stabilisce che ad Heba Donata Gheraldine Ferrari venga degradato il titolo da Viscontessa a Baronessa con conseguente spoliazione delle Armi e di ciò che più non le spetta.


E' inoltre intenzione di questo Collegio giudicante precisare che nessuna persona che venga a testimoniare a favore di un imputato sarà mai additato a nemico dell'Impero per il suo contributo dato, a meno che non vengano pronunciate parole o termini che diano adito a pensare quanto sopra.
Possiamo pertanto rassicurare S.S.I. Lodovico Deversi-Aslan, Visconte di San Felice, conosciuto come Katamazai e chiunque in futuro si troverà nella sua medesima situazione.

Così è deciso in nome di Sua Maestà Imperiale

Il Collegio giudicante

Alice Lucrezia Merisi
Signora di Rivalto e Vicandoli


S.G. Alice Merisi, conosciuta come Georgya
S.G. Emrys
S.G. Arthemisia Rosanera De Luna De Curtis, conosciuta come Arthemisia
S.G. Anna Iolanda Scarlett Espero Ridolfi, conosciuta come Anniusca
S.G. Cleo Lux Di Luni, conosciuta come Cleo375






 




Richiuse la pergamena e si avviò verso l'uscita.

Georgya ha scritto:Secondo il regolamento del Tribunale Araldico, il Nobile imputato sarà giudicato da un collegio di giudici, così composto:



S.G. Alice Merisi, conosciuta come Georgya
S.G. Emrys
S.G. Arthemisia Rosanera De Luna De Curtis, conosciuta come Arthemisia
S.G. Anna Iolanda Scarlett Espero Ridolfi, conosciuta come Anniusca
S.G. Cleo Lux Di Luni, conosciuta come Cleo375


Presidente del collegio dei giudici: S.G. Alice Merisi, conosciuta come Georgya


Procuratore araldico che rivestirà il ruolo dell'accusa, è stato nominato S.S.I. Simone II de’ Medici, conosciuto come Simoxix.

Anniusca ha scritto:Ricevuta la missiva della Viscontessa di Pavullo, l'Araldo Magister di Modena provvide a risponderle a nome del Collegio.

[rp]Redondesco, addì 16 Giugno 1463

All'attenzione di Sua Signoria Illustrissima
Heba Donata Gheraldine Ferrari
Viscontessa di Pavullo
Cavaliere di Merito del Ducato di Modena

Vi scrivo a nome dell'intero Collegio Araldico Imperiale Italico per comunicarVi la nostra presa visione della missiva da Voi inviata porgendo le Vostre scuse a questa Istituzione ed i suoi membri in seguito ai fatti accorsi durante il processo che vedeva imputato il Barone di Bigliolo.

Intendo altresì informarVi che tali scuse sono accettate dall'Istituzione che oggi rappresento e Vi riteniamo dunque assolta dalla Vostra pena.

I miei omaggi,

S.G. Anna Iolanda Scarlett Espero Ridolfi
Viscontessa di Sermide e di Carpi
Cavaliere di Benemerenza di Modena
Araldo Magister del Ducato di Modena

[/rp]